News - Patto dei sindaci

Patto dei sindaci, i Comuni veneziani in visita a Bruxelles

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Per due giorni, i rappresentanti dei Comuni della provincia di Venezia, aderenti al Patto dei sindaci, sono stati protagonisti al Parlamento europeo di Bruxelles. Ad accompagnarli, lunedì 5 e martedì 6 novembre, è stato l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia. La delegazione veneziana, che ha incontrato l’europarlamentare Antonio Cancian, ha potuto partecipare a una serie di seminari e incontri con i funzionari dell’Unione Europea e numerosi esperti per conoscere le opportunità offerte agli aderenti al Patto dei Sindaci. È stata l’occasione per fare squadra, ribadire gli impegni presi, anche nell’ottica della possibilità di godere di finanziamenti. Ancora nel 2008, la Commissione europea aveva proposto ai sindaci la sottoscrizione di un accordo, sulla base del quale le città firmatarie si impegnano a rispettare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra nocivi del 20 per cento entro il 2020, come previsto dalla strategia 20‐20‐20 dell’Unione europea. Ciascun Comune ha confermato di completare il Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes) seguendo le linee guida di Bruxelles. Questo documento rappresenta come la città intenda raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro fine decennio. Il Patto dei sindaci, poi, rappresenta anche un’occasione di crescita per l’economia locale, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro e agendo da traino per lo sviluppo della Green Economy sul proprio territorio.

 

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Ad accompagnare la delegazione è stato l'assessore provinciale Paolo Dalla Vecchia

Nuova Direttiva Efficienza della UE per un miglioramento del 17% dell’efficienza energetica.

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Nuova Direttiva Europea per l’efficienza energetica ufficializzata nel Consiglio Energia di venerdì 13 luglio. L’UE valuta che le azioni fin qui intraprese porteranno a un miglioramento del 17 % di efficienza energetica e per raggiungere il 20% stabilito originariamente saranno necessari ulteriori sforzi. Ogni  stato membro dovrà obbligatoriamente definire un proprio target nazionale per ridurre i consumi energetici. Se la direttiva sarà recepita come previsto entro la primavera 2014 le prime a essere interessate dall’attività operativa saranno le amministrazioni statali che dovranno riqualificare a livello energetico i propri stabili per un valore pari al 3% della superficie complessiva degli edifici. Si dovrà però agire anche per la riduzione sui consumi dei clienti finali delle utenze delle utility. La direttiva prevede anche una serie di indicazioni per la misura dei consumi e la promozione  dell’efficienza per il riscaldamento.

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L’obiettivo inizialmente previsto del 20% dovrà essere raggiunto dagli stati membri con nuove modalità.

Convegno "Rifiuti a km zero ed energia pulita"

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La Provincia di Venezia è tra gli enti che patrocinano la Settimana Europea dell'Energia Sostenibile promossa dalla Commissione Europea e   organizzata nel veneziano dall'associazione Nordestsudovest nei giorni che vanno dal 18 al 24 giugno con diversi convegni, incontri e iniziative diffuse tra Mestre, Venezia e Chioggia volti alla conoscenza del tema della sostenibilità energetica ambientale. Non potrebbe essere altrimenti dato lo sfrzo e l'impegno destinato al tema del Patto dei Sindaci e al coordinamento del progetto per i comuni della provincia.  Sono molti gli enti pubblici e privati, a sostenere l'iniziativa ma anche molte aziende e consorzio che no possono oggi non guardare a questi temi con estrema attenzione. L'assessore Paolo Dalla Vecchia interverrà il 22 giugno a Mestre presso il locale "il Palco" in Piazzatta BAttisti, 13 al Convegno "Rifiuti a km zero ed energia pulita"

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La Provincia di Venezia da il suo patrocinio alla Settimana Europea dell'Energia Sostenibile. L'Assessore alle Politiche Ambientali Paolo Dalla Vecchia interviene il 22 giugno a Mestre, alle iniziative promosse dall'Europa e organizzate sul territorio veneziano dall'Associazione nordestsudovest.

CLINI: LA GREEN ECONOMY PUÓ GENERARE 60 MILA POSTI DI LAVORO

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 L’obiettivo era favorire uno scambio di informazioni con la classe dirigente di domani, in particolare con i giovani universitari che vogliono scommettere su un uso sostenibile delle risorse naturali ed energetiche. Un vero e proprio percorso di lavoro, attraverso cui mettere a confronto le esperienze maturate e quelle che si ritengono possano contenere grandi potenzialità per il futuro. Gli ingredienti della giornata sono stati lo stesso ministero, quaranta università, altrettante imprese e 120 giovani laureati e laureandi selezionati per le loro idee sullo sviluppo dell’economia verde italiana. «Negli ultimi due anni – dice Clini – i nuovi occupati, solo nel settore delle fonti rinnovabili e sono prevalentemente giovani, sono 120 mila. Questo è un settore ancora in grado di assorbire nuova occupazione, specie nel produrre e nello sviluppare le nuove tecnologie avanzate. Il nostro obiettivo è quello di avere dal 2013 sessantamila nuovi occupati tra i giovani laureati sotto i 30 anni, che possano portare un contributo attivo alla crescita di settori di punta presenti nel nostro sistema industriale e generare valore aggiunto per competere nell’economia globale». CIT.da Repubblica

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«La green economy può portare 60 mila posti di lavoro in un anno». A dirlo è il ministro dell’Ambiente Corrado Clini intervenendo al primo «Green camp» italiano che si è svolto alla Luiss Guido Carli di Roma

RINNOVABILI OPPORTUNITÀ PER L’ITALIA

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«Le rinnovabili producono più vantaggi per il Paese di quello che costano». A scriverlo è la commissione Ambiente della Camera dei deputati, dopo aver fatto uno studio sulle fonte rinnovabili. «Le energie rinnovabili, che rappresentano uno dei settori più rilevanti della green economy – si legge nel documento – potranno giocare un ruolo strategico nella messa a punto di un nuovo modello di sviluppo, che riequilibri i fattori economici, sociali e ambientali, consentendo quindi di fronteggiare in modo innovativo le difficoltà dell'attuale contesto economico. Nella crisi grave economica che stiamo vivendo, le fonti rinnovabili nel loro insieme (dal solare, all’eolico, alle biomasse e altro), insieme all’efficienza energetica, all’innovazione, alla ricerca, e in generale a tutti i settori della green economy, rappresentano un importante volano per la ripresa dell’economia, oltre a consentire all’Italia il conseguimento degli obiettivi in materia di riduzione delle emissioni di anidride carbonica e a rendere il nostro Paese più competitivo». Secondo lo studio fatto dalla Commissione, gli incentivi al settore pesano per circa il 10 per cento sulla bolletta elettrica di famiglie e imprese ma nel medio periodo, i benefici supereranno di gran lunga gli oneri. Per il solo fotovoltaico, si spendono, ogni anno, circa 5 miliardi e mezzo di euro. Se questa cifra crescesse fino a i 7 miliardi di euro, il saldo positivo per il 2030 sarebbe notevole. «In tale prospettiva – continua il documento – si è mossa la Conferenza dei Presidenti delle Commissioni Ambiente e Affari Esteri dei Parlamenti degli Stati dell’Unione europea tenutasi a Copenaghen dal 14 al 15 maggio 2012, che ha posto al centro dei propri lavori il tema della “Crescita verde”. Dalla Conferenza è emersa una rinnovata consapevolezza non solo che «crescita» e «ambiente» possono stare insieme, ma, soprattutto, che la “Crescita verde” è ormai l'obiettivo centrale di ogni politica di sviluppo che voglia tenere insieme in Europa crescita economica, coesione sociale e mantenimento degli attuali livelli di benessere. In tal senso, la “Crescita verde” appare come la risposta più efficace e più lungimirante, non solo di fronte alla necessità di tenere insieme le esigenze dello sviluppo economico con quelle imprescindibili della tutela e della conservazione del nostro patrimonio naturale, ma anche di fronte alla sfida, che è davanti a tutte le economie avanzate, di aumentare la produttività attraverso una maggiore efficienza nell'uso delle risorse, di creare nuovo valore attraverso l’innovazione tecnologica e la ricerca, di creare nuove opportunità di lavoro e nuovi mercati accrescendo la domanda di nuovi prodotti e di nuova tecnologia, di aumentare la fiducia degli investitori sulle prospettive di crescita di nuovi settori produttivi».

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Conferma che viene dalla Commissione Ambiente della Camera

SPINEA: PATTO 20-20-20 BASE PER FUTURO MIGLIORE

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Il Patto 20-20-20 e il Piano d’azione per l’energia sostenibile della Provincia di Venezia sono stati spiegati a Spinea all’interno della «Domenica ecologica» del 26 febbraio 2012. L’assemblea, che si è svolta all’interno del Centro educazione ambientale, ha avuto un grande successo di pubblico ed è stata molto apprezzata da tutte le scuole del territorio, invitate ad assistervi. L’assessore provinciale alle Politiche ambientali Paolo Dalla Vecchia ha ribadito la necessità di andare avanti con il progetto con il massimo impegno. «Ho riscontrato l’impegno dei sindaci – spiega Dalla Vecchia – a lavorare a quest’idea dal basso. Lo stesso dicasi per i cittadini, che hanno fame di questi argomenti. Temi legati alla qualità dell’aria e della mobilità sostenibile, stanno molto a cuore alla gente». L’assessore all’ambiente di Spinea, Stefania Busatta, è convinta che il patto 20-20-20 sia la base per costruire un futuro migliore. «Organizzare questo convegno – precisa – significa sottolineare l’importanza del centro di educazione ambientale come risorsa per conoscere l’ambiente intorno a noi e promuovere la cultura ambientale nei bambini, nelle famiglie e negli adulti».

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L'assessore Paolo Dalla Vecchia parla del Patto dei Sindaci durante la Domenic aEcologica

UE: NEL 2011 CALATE LE EMISSIONI DI GAS SERRA

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Al sistema aderiscono più di 12 mila centrali e impianti di produzione delle ventisette nazioni. Il dato arriva dai registri degli Stati membri. «Malgrado la crescita dell'economia europea - dice la Commissione - nel 2011 le emissioni verificate di gas serra provenienti da questi impianti sono scese a 1.889 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente, con un calo di oltre il 2% rispetto al 2010. Ancora una volta, le imprese hanno in larga misura rispettato le norme stabilite dal sistema Ets dell'Ue. Meno dell'1% degli impianti aderenti non ha restituito le quote relative al totale delle loro emissioni del 2011 entro la scadenza del 30 aprile 2012. Questi impianti sono in genere di piccole dimensioni e nell'insieme rappresentano meno dell’1 per cento delle emissioni che rientrano nel sistema Ets dell’Unione europea. Entro lo stesso termine, il 2 per cento degli impianti non ha trasmesso le emissioni verificate per il 2011». Questo periodo di scambio del sistema Eta dell’Unione europea è iniziato il primo gennaio 2008, ha una durata di cinque anni e si concluderà il 31 dicembre 2012. Questo lasso di tempo coincide con quello in cui i Paesi industrializzati devono conseguire gli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto in materia di emissioni. Il sistema Eta dell’Unione europea è stato radicalmente riformato per il successivo periodo di scambio, che inizia il prima gennaio 2013 e terminerà nel 2020.

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Scende del 2 per cento l’emissione di gas serra provenienti dagli impianti che aderiscono al sistema di scambio delle quote di emissioni dell’Unione Europea (est)

PANNELLI FOTOVOLTAICI NELLA EX DISCARICA DI VIA BIGOLO NOALE

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Un progetto che vuole fare scuola ed essere allargato anche ad altri casi simili. Questo l’intento dell’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia, deciso a trasferire anche altrove quanto realizzato in via Bigolo a Noale: pannelli fotovoltaici nella ex discarica. Grazie alla collaborazione fra Provincia, Comune di Noale e Veritas, da primavera 2012 è attivo l’impianto, che consentirà di risparmiare 5500 tonnellate di combustibile fossile e la produzione di 11 mila tonnellate di anidride carbonica. È del tipo «grind connect» ed è collegato alla linea elettrica, senza dover far uso di accumulatori, e occupa circa tre ettari di terreno con 217 siringhe da venti pannelli di silicio di ultima generazione. I pannelli solari produrranno energia pulita e soddisferà i bisogni di 350 famiglie. Il Comune risparmierà circa 30 mila euro all’anno di spese di gestione. Per i prossimi vent’anni, Veritas avrà in concessione l’intera superficie, che poi tornerà di proprietà del Comune. «La riconversione della discarica – precisa Paolo Dalla Vecchia – porta avanti le diverse azioni avviate dal progetto 202020, per la riduzione del 20 per cento di emissioni di anidride carbonica in atmosfera entro la fine di questo decennio. Un’idea innovativa e che potrebbe essere allargata anche ad altre situazioni, vedi via Prati a Spinea. Superfici del genere, diventino luoghi preferenziali per installare i pannelli solari. In questo modo si potranno ammortizzare i costi e produrre energia pulita».

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L'Assessore all'Ambiente Paolo Dalla Vecchia deciso ad allargare l'esperienza anche ad altri siti simili.

BOOM DEL FOTOVOLTAICO IN ITALIA

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La notizia arriva dal Kyoto Club alla vigilia della ratifica del protocollo di Kyoto. Un dato che conferma come il fotovoltaico sia arrivato a sfiorare il 25 per cento dei consumi elettrici nel settore domestico. Così l’Italia è seconda dopo la Germania grazie a una presenza di piccoli impianti di produzione, con 12.800 megawatt e a 330 mila impianti". Secondo gli esperti, con la riduzione del prezzo dei moduli del 40 per cento negli ultimi due anni, legata alle importazioni della tecnologia, rappresenta poco più di un terzo del prezzo finale; in questo modo la quota principale dell’investimento solare, resta alle altre fasi di produzione, cioè in Italia. La crescita delle rinnovabili in Italia è tutta in questi numeri: nel 2011, la produzione di energia pulita è cresciuta a ritmo sostenuto, più 5 per cento. Poi gli investimenti sull’energia pulita hanno raggiunto i 260 miliardi di dollari, un valore cinque volte superiore a quello registrato nel 2004. La produzione elettrica da rinnovabili, nel periodo 2008-2011, ha permesso di ridurre al 40 per cento il taglio delle emissioni serra previsto per l’Italia, permettendo un risparmio che arriverà a 800 milioni di euro a fine 2012 per le sanzioni evitate. Altre riduzioni delle emissioni, arrivano dai biocombustibili e dai miglioramenti dell’efficienza energetica. L’obiettivo assegnato all’Italia (485 milioni di tonnellate di anidride carbonica, cioè 6,5 per cento in meno rispetto alle emissioni del 1990), è stato già sfiorato nel 2011 con 486 milioni di tonnellate. Alla fine del 2012, la situazione dovrebbe migliorare ancora. «Nel giro di pochi anni – osserva il direttore scientifico del Kyoto Club Gianni Silvestrini – il fotovoltaico avrà raggiunto la piena competitività e potrà continuare a crescere senza più incentivi».

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Nelle case degli italiani, un quarto degli elettrodomestici funziona grazie al sole.

Energia pulita da una discarica dismessa, un progetto all'avanguardia a Noale

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22-03-2012 - Un progetto all’avanguardia è stato presentato in questi giorni a Noale. Grazie alla collaborazione tra Provincia di Venezia, Comune di Noale ed il gruppo Veritas spa è stato realizzato, primo esempio in Italia, un progetto che prevede la riconversione di una discarica per produrre energia pulita. Nel caso di Noale, sulla superficie della discarica di via Bigolo sono stati installati pannelli solari per produrre energia pulita.

L’assessore provinciale alle Politiche Ambientali Paolo Dalla Vecchia: «La Giunta Zaccariotto raccoglie con questa iniziativa un altro risultato positivo e segna il passo in tema di tutela ambientale e, in generale salvaguardia dell’ambiente; in continuità con le diverse azioni avviate dal progetto 202020, per la riduzione del 20% di emissioni di Co2 in atmosfera entro il 2020 e per la promozione dell’utilizzo di energie alternative. Voglio complimentarmi con il Comune di Noale e il gruppo Veritas spa per aver creduto in questo progetto innovativo e per aver agito con convinzione per il raggiungimento di questo risultato che è frutto di un lavoro fatto in sinergia e con molti ostacoli amministrativi. Questa iniziativa, davvero all’avanguardia, è in perfetta linea con la programmazione del piano d’ambito dell’Aato (autorità d’ambito territoriale ottimale per il ciclo integrato dei rifiuti) e della Provincia di Venezia. Con l’assessore alle Politiche Ambientali del comune di Noale Renato Damiani c’è stata, nella fase di pianificazione, un’ottima collaborazione e condivisione delle linee guida date dall’Autorità affinchè questi siti diventino luoghi preferenziali per l’installazione di pannelli solari. In questo modo si ammortizzano i costi di gestione della discarica dismessa e si produce energia pulita. Questo esempio operativo va applicato anche alle altre discariche chiuse: in particolare potrebbe essere un modello vincente anche per la discarica di via Prati a Spinea».

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Energia pulita da una discarica dismessa, un progetto all'avanguardia a Noale

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