RINNOVABILI OPPORTUNITÀ PER L’ITALIA

10:4904/062012
Conferma che viene dalla Commissione Ambiente della Camera

«Le rinnovabili producono più vantaggi per il Paese di quello che costano». A scriverlo è la commissione Ambiente della Camera dei deputati, dopo aver fatto uno studio sulle fonte rinnovabili. «Le energie rinnovabili, che rappresentano uno dei settori più rilevanti della green economy – si legge nel documento – potranno giocare un ruolo strategico nella messa a punto di un nuovo modello di sviluppo, che riequilibri i fattori economici, sociali e ambientali, consentendo quindi di fronteggiare in modo innovativo le difficoltà dell'attuale contesto economico. Nella crisi grave economica che stiamo vivendo, le fonti rinnovabili nel loro insieme (dal solare, all’eolico, alle biomasse e altro), insieme all’efficienza energetica, all’innovazione, alla ricerca, e in generale a tutti i settori della green economy, rappresentano un importante volano per la ripresa dell’economia, oltre a consentire all’Italia il conseguimento degli obiettivi in materia di riduzione delle emissioni di anidride carbonica e a rendere il nostro Paese più competitivo». Secondo lo studio fatto dalla Commissione, gli incentivi al settore pesano per circa il 10 per cento sulla bolletta elettrica di famiglie e imprese ma nel medio periodo, i benefici supereranno di gran lunga gli oneri. Per il solo fotovoltaico, si spendono, ogni anno, circa 5 miliardi e mezzo di euro. Se questa cifra crescesse fino a i 7 miliardi di euro, il saldo positivo per il 2030 sarebbe notevole. «In tale prospettiva – continua il documento – si è mossa la Conferenza dei Presidenti delle Commissioni Ambiente e Affari Esteri dei Parlamenti degli Stati dell’Unione europea tenutasi a Copenaghen dal 14 al 15 maggio 2012, che ha posto al centro dei propri lavori il tema della “Crescita verde”. Dalla Conferenza è emersa una rinnovata consapevolezza non solo che «crescita» e «ambiente» possono stare insieme, ma, soprattutto, che la “Crescita verde” è ormai l'obiettivo centrale di ogni politica di sviluppo che voglia tenere insieme in Europa crescita economica, coesione sociale e mantenimento degli attuali livelli di benessere. In tal senso, la “Crescita verde” appare come la risposta più efficace e più lungimirante, non solo di fronte alla necessità di tenere insieme le esigenze dello sviluppo economico con quelle imprescindibili della tutela e della conservazione del nostro patrimonio naturale, ma anche di fronte alla sfida, che è davanti a tutte le economie avanzate, di aumentare la produttività attraverso una maggiore efficienza nell'uso delle risorse, di creare nuovo valore attraverso l’innovazione tecnologica e la ricerca, di creare nuove opportunità di lavoro e nuovi mercati accrescendo la domanda di nuovi prodotti e di nuova tecnologia, di aumentare la fiducia degli investitori sulle prospettive di crescita di nuovi settori produttivi».