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«LA TUTELA DELLE ACQUE E LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO MICROBIOLOGICO: LE TECNICHE DI DISINFEZIONE E LE PREVISIONI DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE IN VENETO»

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Mercoledì 6 marzo, con inizio dalle ore 9.15 al centro servizi della Provincia a Mestre (via Forte Marghera, 191), l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia aprirà il workshop dal titolo «La tutela delle acque e la riduzione dell’impatto microbiologico: le tecniche di disinfezione e le previsioni del Piano di Tutela delle Acque in Veneto» organizzato dalla Provincia e dall’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto (Arpav). L’evento sarà rivolto soprattutto ai tecnici dell’ambiente dei comuni del Veneziano, ad aziende municipalizzate, a professionisti e aziende private che si occupano del trattamento di acque reflue. Scopo dell’iniziativa è quello di fornire un quadro della qualità delle acque in provincia di Venezia con la presentazione del rapporto elaborato da Arpav sui bacini idrografici che convogliano le acque destinate alla balneazione e sul controllo delle fonti di inquinamento presenti. Verrà inoltre approfondita e proposta la discussione sui sistemi di disinfezione con particolare attenzione ai sistemi alternativi a cloro e prodotti e saranno presentati i risultati di recenti esperienze di sperimentazione di sistemi alternativi in provincia di Venezia (impianti di Eraclea Mare e Jesolo con sperimentazione dell’acido performico). Il seminario sarà chiuso da un dibattito sulla problematica tra enti pubblici e gestori del Servizio Idrico Integrato.

 

Uno degli aspetti che incidono significativamente sulla qualità delle acque è costituito dall’impatto microbiologico in relazione agli obiettivi dettati dalla Direttiva quadro 2000/60/CE e soprattutto dalla Direttiva 2006/7/CE in materia di qualità delle acque destinate alla balneazione. L’impatto microbiologico risulta particolarmente significativo per tutte le zone costiere dove sono presenti scarichi locali ma sono presenti anche le foci dei corpi idrici che raccolgono le acque di vaste aree. Le aree costiere rivestono in Regione Veneto un ruolo economico cruciale per l’economia regionale in termini di turismo (balneazione) e di acque destinate alla molluschicoltura. Pertanto la riduzione del carico microbiologico è un aspetto che interessa in maniera determinante proprio le aree costiere tra cui in regione Veneto la Provincia di Venezia. Lo strumento di pianificazione in materia di gestione delle risorse idriche in Veneto prevede nelle Norme Tecniche di Attuazione che a partire dal 9 dicembre 2012 sia vietato l’impiego del cloro e dei suoi derivati nella disinfezione degli scarichi.

 

Il programma prevede il messaggio di benvenuto di Dalla Vecchia, seguito da Fabio Strazzabosco e da Corrado Soccorso della Direzione tutela ambientale della Regione, che parleranno di «Piano di Tutela delle Acque e l’impatto microbiologico nelle acque superficiali». Poi toccherà a Paolo Osti e a Francesco Chiosi, del Servizio Ambiente della Provincia, che affronteranno il tema de «Il controllo degli scarichi e la disinfezione in provincia di Venezia». I lavori proseguiranno con Marco Ostoich e Luisa Vianello di Arpav, che interverranno su «La qualità delle acque interne e gli scarichi in area costiera», e con Enrico Cabras e Paolo Parati del Dipartimento provinciale/Osservatorio acque marine e lagunari, che faranno una relazione su «La qualità delle acque destinate alla balneazione e delle acque marino-costiere». Dopo la pausa, Luigi Faletti e Patrizia Ragazzo, del Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova/Asi di San Donà di Piave, si parlerà de «La disinfezione con cloro nel trattamento dei reflui fognari». Al termine toccherà a Giorgio Marchiori di Veritas con «La disinfezione delle acque reflue in laguna di Venezia: l’esperienza con UV», Achille Fantoni di Siba Spa con «Disinfezione mediante ozono: il caso del depuratore di Paese (Treviso) e, infine, Patrizia Ragazzo e Nicoletta Chiucchini di Asi San Donà con «Sperimentazione di sistemi di disinfezione con acido performico». Chiuderà la tavola rotonda. http://www.provincia.venezia.it

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Mercoledì 6 marzo alle 9.15 si terrà un workshop in Provincia

SALZANO PRESENTA IL PAES

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Anche Salzano ha aderito all’iniziativa europea del Patto dei Sindaci e a fine 2012 ha approvato il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (Paes), con l’obiettivo, entro il 2020, di diminuire del 20 per cento le emissioni di anidride carbonica, aumentare della stessa percentuale le fonti di energia alternativa.
I cittadini sono considerati parti integranti di questo progetto e il Paes sarà presentato venerdì 8 marzo (alle 20.30 in Casa Piatto a Robegano) e martedì 12 marzo (alle 20.30 in Filanda Romanin Jacur a Salzano).http://www.comune.salzano.ve.it

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Anche il Comune del Miranese ha detto sì al Piano di Azione per l’Energia Sostenibile

Avviato un piano di Monitoraggio nel territorio veneziano

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La Provincia di Venezia prosegue la sua attività di monitoraggio e coordinamento nella redazione e nell'attuazione dei Piani delle acque con maggiore efficacia andando a realizzare un quadro d'unione su scala provinciale di tutti i singoli piani. Si otterrà così uno strumento in grado di fornire, su vasta scala, dati di analisi e di programmazoine utili per le scelte strategiche sia della Provincia che dei diversi soggetti che operano nel territorio. L'obiettivo primario rimane quello di sviluppare la prevenzione dei fenomeni calamitosi e di usire dalle logiche di emergenza che purtroppo hanno coinvolto spesso i comuni della nostra area.
Per la realizzazione di questo ambizioso progetto l'Amministrazione Provinciale  si avvarrà della collaborazione del Centro Internazionale Civiltà dell'Acqua. Ad amministrazioni ed enti licali  è stata chiesta la collaborazione per acquisire dati , rilievi cartografici relativi a bacini e sottobacini, rete idrografica, rete fognaria, criticità e interventi individuati.
Nonostante non siano ancora state trasferite dalla Regione le risorse per gli interventi è stata comunicata la possibilità di alcuni piccoli cofinanziamenti realizzabili utilizzando le economie derivanti da interventi già realizzati.

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In realizzazione un quadro di insieme di tutti i Piani delle Acque per analizzare e mnitorare lo stato del territorio veneziano dal punto di vista del rischio idrogeologico.

Workshop sulla tutela delle acque e la riduzione dell'impatto microbiologico

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Il convegno mira a fornire un quadro della qualità delle acque in provincia di Venezia con la presentazione del rapporto elaborato da ARPAV sui bacini idrografici afferenti, sullo stato delle acque destinate alla balneazione , sul controllo delle fonti di pressione. Verrà proposta e approfondita la discussione sui sistemi di disinfezione  con particolare attenzion eai pordotti alternativi al cloro e prodotti e saranno presentati i risultati di recenti sperimentazioni di sistemi alternativi in provincia di Venezia.
Il convegno sarà aperto dai saluti dell'Assessore all'ambiente provinciale Paolo Dalla Vecchia e vedrà la pertecipazione di rappresentanti della Direzione Tutela ambiente della Regione Veneto, di ARPAV, del Dipartimento Ingegneria industriale dell'università di Padova e di aziende quali Veritas, SIBa Spa e ASI spe per la presentazione di esperienze locali.
Per ulteriori informazioni e iscrizioni è possibile contattare la segreteria Organizzativa presso Azienda Servizi Integrati S.p.A. al numero  0421 4811 oppure scrivendo al seguente indirizzo mail: cstp@asibassopiave.it

foto Mario Fletzer
 

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Il 6 marzo a partire dalle ore 9.00 presso l'Auditorium del Centro Servizi della Provincia di Venezia si terrà il workshop: "La Tutela delle acque e la riduzione dell'impatto microbiologico: le tecniche di disinfezione e le previsioni del Piano di Tutela delle Acque in Veneto."

Conferenza Nazionale sul Rischio Idorgeologico

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Questo assessorato  e questa amministrazione ormai da anni si battono per riuscire ad avere un quadro e piani ad ampio raggio finalizzati a combattere e a prevenire il dissesto idrogeologico. Davanti a calamità che in tanti modi e tanto duramente hanno negli ultimi anni colpito il nostro territorio, non possiamo che aderire ed applaudire ad ogni iniziativa che veda convergere forze pubbliche, private e associazioni per condividere programmi e percorsi volti a tutelarlo.

Un appuntamento lungo questo percorso è stata la prima "Conferenza Nazionale sul rischio idrogeologico" che ha visto, finalmente, discutere e confrontarsi numerose associazioni, sindaci, ordini professionali, tecnici ed esperti con l’obiettivo comune di riflettere per sviluppare percorsi risolutivi in grado di rispondere in modo efficacie alle ripetute emergenze legate al rischio idrogeologico nel nostro paese.

"Non possiamo che condivfidere l'opinione, per altro sempre sostenuta, che per affrontare questa che ormai è un'emergenza per tutto il territori nazionale risultano poco efficaci gli interventi locali o puntuali ma servano quadri più ampi e coordinamento tra le amministrazioni con un approccio al problema che superi la logica dell'emergenza."

Collegamento e foto  gentilmente forniti da Legambiente

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Si è svolta a Roma il 6 febbraio la prima conferenza nazionale sul rischio idrogeologico

M'illumino di meno a Portogruaro

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L'energia è invisibile e così lo è il suo risparmio.
Per questo il Comune di Portogruaro tiene puntato il riflettore sul tema del
buon uso dell'energia, aderendo anche quest'anno all'iniziativa “M'illumino
di meno” promossa dalla trasmissione televisiva Caterpillar.
Prendi nota di questi appuntamenti:

VENERDI’ 15 FEBBRAIO ORE 10.00
Gli alunni delle scuole primaria «Virgilio»,«Dario Bertolini» e «Giovanni XXIII»
In occasione dell’inaugurazione dei «monitor energia» per misurare i consumi
energetici della scuola, gli alunni recitano un decalogo da loro redatto per
contenere gli sprechi.

VENERDI’ 15 FEBBRAIO ORE 18.00
Piazza della Repubblica
SPEGNIMENTO DELLE LUCI... CON SORPRESA! manifestazione dedicata sia all'energia che ai palati che verrano stupiti piacevolmente.
SABATO 16 FEBBRAIO ORE 8.45
ENERGY TOUR Visita guidata ad alcuni edifici del territorio concepiti e realizzati secondo criteri di eco-efficienza: casa passiva in costruzione, abitazione privata «gas free», sede aziendale a basso consumo energetico, edificio pubblico in classe A+. Prova di un’auto elettrica. Per il tour è previsto l'utilizzo di mezzi propri in condivisione tra i partecipanti. Partenza parcheggio Stadio «Mecchia»

IN PUNTA DI PIEDI SUL TERRITORIO
Passo passo verso il piano d’azione per l’energia sostenibile
Gli istituti Comprensivo Portogruaro 1 «G. Pascoli», Comprensivo Portogruaro 2 «D. Bertolini» e l’Istututo Vescovile «G. Marconi» nel corso dei mesi di febbraio, marzo e aprile ospitano l’allestimento che illustra come il Comune di Portogruaro intenda raggiungere l’obiettivo di ridurre del 20% le emissioni di CO2 nel proprio territorio entro l’anno 2020.  L'iniziativa è stata resa possibile anche grazie al contributo dell'associazionismo locale e di singole collaborazioni.

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Iniziative sul territorio per i comuni aderenti al patto dei sindaci crescono.

NUOVE E PIÙ EFFICACI REGOLE DEL MINISTERO PER DIFENDERE MARE E COSTE DAL PETROLIO

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Proteggere i mari e gli oltre 8000 chilometri di coste dell’Italia da inquinamenti accidentali, da petrolio e idrocarburi, dalle conseguenze pericolose per l'ambiente di naufragi di mercantili o di incidenti marittimi. È questo l’obiettivo del “Piano operativo di pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere dagli inquinamenti accidentali da idrocarburi e altre sostanze nocive”, approvato con un decreto dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini.

Per consentire un’immediata risposta a possibili sciagure - come quelle che nel passato hanno contaminato le acque italiane e il bacino del Mediterraneo - il piano definisce le competenze delle autorità incaricate di intervenire in caso di un incidente marino che può causare inquinamento accidentale (o deliberato). Stabilisce anche le competenze della flotta antinquinamento del ministero.

Sono indicati i diversi fattori di rischio, le tipologie di emergenza e come comportarsi attraverso situazioni operative di prevenzione dell’inquinamento e di recupero e smaltimento delle sostanze inquinanti, a seconda dei tratti di mare e di costa interessati da eventuali inquinamenti.

Lo scopo del piano è fornire uno strumento per l’organizzazione del pronto intervento per la difesa del mare e il coordinamento delle operazioni di lotta agli inquinamenti accidentali e deliberati nelle acque territoriali. «Siamo intervenuti – spiega il ministro Clini – per disciplinare e aggiornare, dopo 25 anni dal piano precedente, il coordinamento tra gli enti e le strutture interessate e le misure organizzative da adottare a livello centrale e periferico per consentire una direzione efficace delle operazioni di disinquinamento; per fissare le misure procedurali di supporto economico e finanziario da mettere in atto per sostenere gli interventi; per definire le direttive per l’attuazione degli accordi internazionali da mettere in atto con le autorità dei Paesi confinanti  o cointeressati dall’inquinamento in corso; per definire il modo di impiego dei quaranta mezzi antinquinamento della flotta del ministero dell'Ambiente».http://www.minambiente.it

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Il “Piano operativo” aggiorna dopo 25 anni le procedure di intervento e di emergenza in caso di inquinamenti e contaminazioni

VERITAS DEVE 3,2 MILIONI DI EURO ALLA PROVINCIA

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Il Tribunale di Venezia ha accolto in modo positivo l’istanza per decreto ingiuntivo promossa dalla Provincia di Venezia nei confronti di Veritas per recuperare la somma dovuta di 3 milioni e 393 mila euro.  Le somme arretrate che la società doveva alla Provincia sono riferite agli anni 2009, 2010 e 2011. La presidente della Provincia Francesca Zaccariotto si è detta soddisfatta per l’esito legale: «È un’altra battaglia vinta, dopo quella clamorosa dello scorso anno che ci ha fatto recuperare ben 44 milioni di euro dallo Stato, interamente accreditati lo scorso dicembre nelle nostre casse dal Ministero degli interni. Una vittoria che ci ha fatto distinguere come Provincia a livello nazionale, che ha costituito un caso esemplare. Questi della Veritas sono tributi che la società partecipata riscuote dai cittadini di tutto il nostro territorio per conto della Provincia, e riguardanti le tariffe in materia di igiene ambientale e gestione dei rifiuti (Tia, Tarsu). Importante che la quota del 5 per cento che spetta alla Provincia sia correttamente restituita, e nei tempi giusti, perché queste sono risorse preziose per noi, soprattutto in un momento difficile com’è l’attuale, per poter continuare a realizzare i servizi a favore dell’ambiente e di tutela del territorio di nostra competenza. Trovavo ingiusto e scorretto nei confronti dei cittadini che una società partecipata, che opera per conto della Provincia, si trattenesse quanto ci è dovuto; ed è con profonda amarezza che ci siamo visti costretti a far valere le ragioni della Provincia attraverso i nostri uffici legali e finanziari, al fine di garantire quei servizi che tutti i cittadini si aspettano. Ma non solo, anche per continuare a pagare i nostri fornitori nei tempi brevi che siamo riusciti finora a garantire, passando dai 39 giorni del 2011 ai 34 del 2012 fino ai 28 giorni, che abbiamo posto come obiettivo di quest’anno, un altro aiuto concreto all’economia del territorio. Il cittadino spesso non riesce a cogliere a pieno le difficoltà che gli enti locali affrontano per difendere i diritti della comunità provinciale, dei singoli individui, delle imprese che vi operano,  e troppo spesso quello che arriva al cittadino non è il riconoscimento di questi diritti quanto invece la mera strumentalizzazione a fini di propaganda politica». http://www.provincia.venezia.it

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La decisione è stata presa dal Tribunale di Venezia

LE OPPORTUNITÀ DEL CONTO TERMICO

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Incentivare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e puntare sull’efficienza in quella per le piccole dimensioni (Conto termico). L’iniziativa parte da un decreto redatto il 28 dicembre 2012 dal Ministero dello Sviluppo economico, con quello dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare e con quello delle Politiche agricole alimentari e forestali. Si tratta di un’opportunità per tutti i Comuni, specie per quelli firmata del Patto dei Sindaci per promuovere e incoraggiare delle azioni concrete per puntare all’efficienza energetica. Ma non solo, perché si chiede di lavorare per costruire degli impianti a energia rinnovabile sul proprio territorio e con i propri cittadini.

Da tempo la Provincia di Venezia sta portando avanti il progetto del Patto dei Sindaci e, prendendo spunto dal decreto ministeriale, invita a cogliere le opportunità offerte dal Conto termico per poter finanziare la realizzazione di opere di riqualificazione energetica sugli edifici comunali. Di fatto, si cerca di favorire quei soggetti rimasti esclusi dalle detrazioni fiscali del 55-50 per cento poiché non soggetti a Irpef o Irap, come, ad esempio, le amministrazioni pubbliche, ma anche chi, avendo dei redditi limitati, non poteva beneficiarne. Il contributo è proposto dal Gestore servizi energetici (Gse) con rate annuali uguali per due o cinque anni, a seconda del tipo di intervento ed equivale, in media, a circa il 40 per cento delle spese sostenute.

Il decreto mette a disposizione un impegno di spesa di 900 milioni di euro, di cui 200 milioni per le pubbliche amministrazioni e i restanti 700 milioni per gli altri beneficiari, ovvero le persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito d’impresa o agrario, per i soli interventi relativi alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza. Una volta raggiunto il limite di spesa, gli interessati hanno ancora sessanta giorni di tempo per richiedere gli incentivi.

Possono essere ammessi sono due tipi di incentivi: l’aumento di efficienza energetica (per la Pubblica amministrazione) e interventi di piccole dimensioni su impianti di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi di alta efficienza (privati e Pubblica amministrazione). Per quanto riguarda il primo aspetto, sono inseriti l’isolamento termico di superfici opache e la sostituzione delle chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato, cambiare gli impianti di climatizzazione invernali esistenti con quelli generatori di calore a condensazione, installare sistemi di schermatura e/o di ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili. Per il secondo aspetto, si potranno fare le sostituzioni agli impianti climatici invernali esistenti con quelli dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, che usano energia aerotermica, geotermica o idrotermica. Inoltre si potranno cambiare quegli impianti delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con quelli dotati di generatore di calore alimentato da biomassa e installare collettori solari termici, anche abbinati ai sistemi di solar cooling. Ma sarà data anche l’opportunità di sostituire gli scaldacqua elettrici con quelli a pompa calore. Per poter accedere agli incentivi previsti dal Conto termico vige, per determinati tipi, l’obbligo di dotarsi di un attestato di certificazione energetica. L’incentivo coprirà il 100 per cento o la metà delle spese sostenute, in funzione del soggetto ammesso. Il valore massimo ammissibile è determinato in base alla destinazione d’uso e alla superficie utile dell’immobile su cui si deve intervenire .

Vedi informazioni più dettagliate

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È stato pubblicato il decreto ministeriale del 28 dicembre 2012 Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni noto come Conto energia termico

CAMPONOGARA, APPROVATO IL PIANO DI AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE (PAES)

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Nei giorni scorsi, nella sala consiliare del municipio del Comune di Camponogara l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia ha partecipato, su invito del sindaco Gianpiero Menin, alla seduta del consiglio comunale per l’approvazione del Piano di Azione per l’energia sostenibile (Paes), progetto promosso dalla Provincia di Venezia nell’ambito di azioni previste dal Piano dei Sindaci e del Progetto 20-20-20. La giunta Zaccariotto dal 2010 con la sottoscrizione del Patto ha avviato un percorso virtuoso che coinvolge le città europee nella strategia per la sostenibilità energetica e ambientale. Il Patto prevede che le amministrazioni locali si impegnino concretamente nella lotta al cambiamento climatico attraverso interventi che modernizzino la gestione amministrativa e influiscano direttamente sulla qualità della vita dei cittadini. Lo scopo è quello di raggiungere e migliorare l’obiettivo 20-20-20: il 20 per cento di risparmio energetico, il 20 per cento di riduzione delle emissioni di anidride carbonica di aumentare fino al 20 per cento la percentuale di fonti rinnovabili nel consumo energetico finale e quella dei biocarburanti nei trasporti fino al 10 per cento, entro il 2020. «Mi complimento con il sindaco e con tutta l’amministrazione comunale di Camponogara – dice Dalla Vecchia – per aver aderito al progetto della Provincia di Venezia, per essersi attivata prontamente, e per aver adottato uno strumento così importante per la comunità. Ciò significa comprendere il valore di una pianificazione che riguarda le tematiche della tutela ambientale. Queste, ancor più di altre, sono politiche che guardano al futuro, alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo e nel quale abiteranno le future generazioni. Grazie all’adozione di nuove metodologie organizzative, si può adottare un approccio intelligente e utile per l’applicazione delle politiche energetiche concrete, che si colleghi alla consueta programmazione. Il Comune ha saputo caratterizzare il piano con indirizzi molto chiari e precisi per poter raggiungere gli obiettivi fissati».

L’amministrazione comunale di Camponogara ha dato attuazione ad alcune azioni volte al raggiungimento dell’obiettivo del 20-20-20. Prima tra tutte l’acquisto di energia elettrica “verde” per le strutture comunali e per la pubblica illuminazione proveniente da fonti rinnovabili. Questa scelta ha permesso, dal 2006 a oggi, di una fornitura da fonti rinnovabili kWh 6.223.602, di emissioni di anidride carbonica evitate per 3.006 tonnellate, di realizzare di un impianto fotovoltaico sul tetto della scuola media di Camponogara, aderendo al progetto «1000 tetti fotovoltaici su 1000 scuole» con una produzione annua di kWh 23840 con una mancata immissione di anidride carbonica pari a 11,5 tonnellate e 15,7 chili all’anno di anidride solforosa. Inoltre sono state sostituite delle caldaie obsolete nelle scuole elementari di Calcroci e Prozzolo, che ha portato un risparmio annuo dei consumi di circa il 20 per cento, oltre a risparmi manutentivi e di un controllo automatizzato delle temperature, e la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul nuovo distretto sanitario per l’illuminazione pubblica.

Il Comune sta, inoltre, redigendo progetti per l’installazione di impianti fotovoltaici sulle scuole elementari di Calcroci, Prozzolo e Camponogara, aderendo al bando del Ministero dell’Ambiente «Il sole a scuola» e sta adottando provvedimenti per l’acquisto di nuovi mezzi comunali a metano o gpl. «A Camponogara – commenta il sindaco Menin – abbiamo colto una sfida che per noi è un'opportunità, perché l'adesione al Patto dei Sindaci, superando la sola azione ambientale non più in grado di esaurire l'obiettivo di sostenibilità, rappresenta una forma progettuale nuova, di integrazione tra ambiente e sviluppo, capace di diventare senso comune. Siamo consapevoli che nei prossimi anni le amministrazioni comunali si troveranno di fronte a minori risorse che ci porteranno a scelte difficili, ma nello stesso tempo dobbiamo essere propositivi, affinché non appena la situazione economica-finanziaria lo permetta, possiamo essere pronti a mettere in campo tutte quelle strategie possibili per un nuovo sviluppo più attento e rispettoso dell’ambiente». http://www.provincia.venezia.it

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Dalla Vecchia «E’ stato compreso a pieno il valore della pianificazione per la tutela ambientale»

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