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MIRANO, TORNA LA FESTA DELL'ALBERO

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Per il terzo anno a Mirano si terrà la Festa dell’albero di Legambiente. L’appuntamento è per mercoledì 21 novembre nel cortile della scuola Francesco Petrarca, dove saranno piantumati sette alberi donati all’associazione dalla Provincia di Venezia e provenienti dal bosco del Parauro di Mirano. Si tratta di due ciliegi, altrettanti carpini e aceri, un nocciolo. L’evento è in programma alle ore 11, preceduto lunedì 19 da una lezione per le classi quarte e quinte elementari tenuta dall’educatrice ambientale Maria Grazia Sanginiti.

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Nell'occasione, saranno piantumati sette alberi donati dalla Provincia a Legambiente

Allerta Maltempo in Provincia: 80 volontari della protezione civile impegnati nel territorio

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Sono 80 i volontari della protezione civile della Provincia che sono stati impegnati sul territorio per l’emergenza maltempo nel fine settimana. I volontari sono operativi in tutto il territorio e precisamente nel Portogruarese e nel Sandonatese, nel Miranese e nel Cavarzerano monitorando in particolare  la situazione dei fiumi Piave, Livenza, Adige e Gorzone oltre a Brenta, Sile,  Dese e Marzenego.

L’assessore provinciale alla protezione civile Giuseppe Canali: «Il mio ringraziamento ai nostri volontari di Protezione Civile per l’importante lavoro che hanno svolto e che riescono a svolgere in questi giorni nel territorio provinciale. La nostra provincia sta superando in queste ore la fase più critica, con la piena dei fiumi che si è assestata a livelli elevati. Continua il monitoraggio in tutta la nostra provincia in particolare nell'area sud i cui corsi d'acqua raggiungeranno la piena in tarda serata (di ieri, ndr)»

Continua l'impegno sul fronte della prevenzione idrogeologica. Il 30 novembre è prevista la presentazione dello stato dei Piani delle Acque strumento necessario per prevenire le criticità e ridurre il rischio idorgeologico nel territorio.

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Il 30 novembre prevista la presentazione dello stato di avanzamento dei piani delle acque.

Patto dei sindaci, i Comuni veneziani in visita a Bruxelles

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Per due giorni, i rappresentanti dei Comuni della provincia di Venezia, aderenti al Patto dei sindaci, sono stati protagonisti al Parlamento europeo di Bruxelles. Ad accompagnarli, lunedì 5 e martedì 6 novembre, è stato l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia. La delegazione veneziana, che ha incontrato l’europarlamentare Antonio Cancian, ha potuto partecipare a una serie di seminari e incontri con i funzionari dell’Unione Europea e numerosi esperti per conoscere le opportunità offerte agli aderenti al Patto dei Sindaci. È stata l’occasione per fare squadra, ribadire gli impegni presi, anche nell’ottica della possibilità di godere di finanziamenti. Ancora nel 2008, la Commissione europea aveva proposto ai sindaci la sottoscrizione di un accordo, sulla base del quale le città firmatarie si impegnano a rispettare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra nocivi del 20 per cento entro il 2020, come previsto dalla strategia 20‐20‐20 dell’Unione europea. Ciascun Comune ha confermato di completare il Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes) seguendo le linee guida di Bruxelles. Questo documento rappresenta come la città intenda raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro fine decennio. Il Patto dei sindaci, poi, rappresenta anche un’occasione di crescita per l’economia locale, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro e agendo da traino per lo sviluppo della Green Economy sul proprio territorio.

 

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Ad accompagnare la delegazione è stato l'assessore provinciale Paolo Dalla Vecchia

CLINI: INCENTIVI PER LE AZIENDE CHE INVESTONO NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI

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«Gli incentivi serviranno a sostenere le aziende che investono nel settore delle energie rinnovabili». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, intervenendo nei giorni scorsi a un convegno a Martellago e promosso dai Rotary Noale dal titolo “Green economy”. Nel corso dell’evento, Clini ha posto l’accento sugli interventi che sta portando avanti il governo di Mario Monti. «Sulle energie rinnovabili» precisa il ministro «gli incentivi non serviranno al consumo finale ma per chi punta su quest’ambito, mentre per migliorare il servizio e ridurre gli sprechi, sarà alzata la tariffa dell’acqua. Viceversa, aumenteremo il mercato delle minerali». Infine un accenno sulla raccolta differenziata, dove diversi Comuni non sono riusciti a centrare la soglia del 55 per cento. «Dovremmo rivedere la norma» aggiunge Clini «ma in questo modo si valorizzeranno le iniziative industriali».

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Il ministro dell'Ambiente è intervenuto a un convegno a Martellago per parlare di green economy

VENERDÌ DALLA VECCHIA ALL’ECOMONDO DI RIMINI

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Appuntamento venerdì alle 10 per l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia alla sesta edizione di Città Sostenibile a “Ecomondo” alla Fiera di Rimini, la rassegna internazionale sulla green economy, dedicata al recupero di materia, energia e sviluppo sostenibile. Dalla Vecchia, nella sala convegni “Agorà” padiglioni B7-D7, interverrà al convegno dal titolo “Risparmio energetico ed efficienza nel privato e nel pubblico: best practises e sinergie”. Sarà presente anche il dirigente del settore Massimo Gattolin.

L’assessore presenterà le migliori azioni pratiche svolte finora dalla giunta di Francesca Zaccariotto sull’avanzamento del “Patto dei sindaci” (che si pone lo scopo di raggiungere e migliorare l’obiettivo 20-20-20, tre volte venti per il 2020: il 20 per cento di risparmio energetico, il 20 per cento di riduzione delle emissioni di anidride carbonica e di aumentare fino al 20 per cento la percentuale di fonti rinnovabili nel consumo energetico finale, e quella dei biocarburanti nei trasporti fino al 10 per cento, entro il 2020) la gestione del rischio alluvione secondo quanto predisposto dalla direttiva 2007/60 della comunità europea, l’attuazione dei piani comunali delle acque, i controlli ambientali. «È una magnifica opportunità che ci viene offerta – riferisce Dalla Vecchia – per illustrare in dettaglio tutto il lavoro che stiamo svolgendo a tutela del nostro territorio. La nostra provincia è unica dal punto di vista naturalistico, con i suoi sette fiumi, la laguna, le spiagge e il patrimonio paesaggistico, ma è allo stesso tempo proprio in forza di tutto ciò anche estremamente fragile dal punto di vista ambientale. Per questo tra le priorità abbiamo considerato al primo posto la difesa del suolo raccogliendo dati tecnico-scientifici, realizzando mappe tematiche e banche dati che si sono poi concretizzati, ad esempio, con la realizzazione dell’Atlante geologico presentato di recente in Provincia alla presenza di esperti e tecnici di tutta Italia. A Rimini la Provincia di Venezia porterà l’esperienza avviata con i piani comunali delle acque perché, è importante ricordarlo, siamo l’unica provincia in Italia ad aver adottato questo strumento già nella pianificazione urbanistica, per conoscere l’acqua nelle sue potenzialità positive e nei rischi connessi per esempio al fenomeno delle alluvioni». http://www.provincia.venezia.it

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L'assessore all'Ambiente parteciperà al convegno “Risparmio energetico ed efficienza nel privato e nel pubblico: best practises e sinergie”.

IN ITALIA SI SPENDONO OGNI ANNO 1,5 MILIARDI DI EURO PER IL DISSESTO IDROGEOLOGICO

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Il dissesto idrogeologico dell’Italia, costa ogni anno 1,4 miliardi di euro, mentre dal 1962 al 2011, frane, alluvioni e valanghe sono costate 69,5 miliardi di euro. I numeri arrivano dal “Rapporto generale sulle acque: obiettivo 2020” redatto da Federutility. Lo studio ha riunito e analizzato le ricerche che negli ultimi anni sono state realizzate da Istat, Protezione civile, Ispra, Cresme e altri soggetti pubblici e privati. Alla fine è emerso un quadro preoccupante, secondo cui dei circa 30 mila chilometri quadrati di aree “ad alta criticità idrogeologica” il 7,5 per cento è in territori montuosi e collinari e il 19 per cento sono su aree pianeggianti. Sono quelle stesse aree che in cinquant’anni, dal 1962 al 2011, hanno prodotto 4.082 morti, 83 dispersi, 2.851 feriti e 437.390 sfollati e senza tetto, con un costo economico per strutture e infrastrutture dissestate di 62,4 miliardi. Se a questi aggiungiamo il costo totale per le perdite umane e per i feriti, si superano i 69,5 miliardi di euro. http://www.federutility.it

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Lo rivela uno studio di Federutility, che fissa in oltre 69,5 miliardi gli euro spesi dal 1962 al 2011

RICICLO, PRIMA INDUSTRIA DELLA GREEN ECONOMY

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Il riciclo è la prima industria della green economy. Secondo i dati del Consorzio nazionale imballaggi (Conai), nel 2011 in Italia è stato recuperato e riciclato il 73,7 per cento dei rifiuti da imballaggio in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. Questo significa 8.596.000 tonnellate recuperate su 11.657.000 tonnellate immesse al consumo. Rispetto al 2010, si è registrato aumento del 22 per cento. Ma i dati sono in crescita; nel 1998 solo un imballaggio su tre era avviato al recupero, oggi tre su quattro. Anche per quanto riguarda il solo dato di riciclo dei rifiuti da imballaggio, con 7.507.000 tonnellate riciclate pari al 64,4 per cento dell’immesso al consumo, è confermato il superamento degli obiettivi previsti dalla normativa europea e da quella italiana al 2008.

L’industria del riciclo si conferma così uno dei principali comparti della green economy, seconda nel 2011 solo al settore delle energie rinnovabili e in testa nel 2012. Il valore della produzione dell’indotto e dell’industria del riciclo è stato nel 2011 pari allo 0,61 per cento del Prodotto interno lordo.

Secondo i dati Istat, il numero totale degli addetti del settore della gestione dei rifiuti, è circa di 100 mila unità. Quelli del solo comparto della raccolta e del riciclo dei rifiuti di imballaggio sono oltre 36 mila. http://www.ecomondo.com

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In Italia, nel 2011 è stato recuperato e riciclato il 73,7 per cento dei rifiuti da imballaggio

DALLA VECCHIA PARTECIPERÀ AL CONVEGNO “BENI COMUNI QUALE TUTELA EFFETTIVA NAZIONALE E INTERNAZIONALE”

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Domani, mercoledì 24 ottobre, l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia interverrà alla seconda giornata di lavori del convegno “Beni comuni: quale tutela effettiva nazionale e internazionale”, in corso all’International Academy of Environmental Sciences, in campo della Chiesa 3 a Sant’Elena, Venezia. L’evento è organizzato dalla stessa Accademia, dell’università di Nova Gorica (Slovenia), dallo Iuav e dal Comune di Venezia. «La Provincia di Venezia – spiega Dalla Vecchia – plaude e sostiene con forza i temi di questa importante iniziativa per una tutela effettiva dell’Ambiente e del patrimonio culturale. Il principio fondamentale secondo cui oggi si deve pensare globalmente, e agire localmente, trova piena applicazione nell’impegno che questa Provincia continua ad assumere nel contrasto a comportamenti ambientali illeciti, che spesso, anche se in relazione a fatti assolutamente locali, originano flussi (in particolare sul fronte del commercio e del traffico di rifiuti) che portano a grandi disastri ambientali in altre e lontane parti del mondo. Il sostegno della Provincia di Venezia oggi va allora a quanto ancora c’è da fare, e insieme il plauso va a quanto d’importante e con tenacia è stato finora realizzato: fino al più recente accoglimento formale da parte degli organismi dell’Unione Europea che hanno formalmente accolto la proposta dell’International Academy of Environmental Sciences di istituire a Venezia la Corte Penale Europea dell’Ambiente, e i suoi progetti per una tutela effettiva delle risorse cultura e natura». http://www.provincia.venezia.it

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L'iniziativa è in corso all’International Academy of Environmental Sciences a Sant'Elena (Venezia)

PRESENTATA LA “CASA SENSORIALE DOMOTICA”

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È stata inaugurata oggi la mostra “Casa Sensoriale Domotica”, progetto sostenuto dalla Provincia di Venezia, con il patrocinio dei Ministeri dei Beni Artistici e Culturali, e dell’Istruzione Università e Ricerca, e la collaborazione tecnica di note imprese nazionali e internazionali, che hanno fornito per l’allestimento esempi di eco design nei diversi elementi di una casa: dal bagno, con vasche che utilizzano la stessa acqua già in uso nella casa per i diversi scopi e continuamente depurata, alle poltrone in cartone non inquinante e completamente riciclabile, alle lampade a led, agli impianti di illuminazione completamente domotici.

Il progetto si sviluppa in linea con i temi della quarta stagione del Padiglione Italia, in occasione della tredicesima Mostra Internazionale di Architettura, Biennale Venezia 2012, e in coerenza con i temi dell’Expo 2015 di Milano; promosso dalla Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee (PaBAAC), con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Il progetto “Casa sensoriale domotica”, curato da Lucilla Del Santo, nasce con l’obiettivo di sviluppare e amplificare la cultura e l’idea di vita ecosostenibile; l’idea richiama il più antico concetto di “abitare”, inteso come uno spazio grato e rispettoso dell’ambiente che lo ospita, versatile, sicuro, economico, sia per i costi di gestione sia di realizzazione. Allo stesso tempo il progetto tiene conto di tutti i più contemporanei principi di ingegneria domotica, nella direzione del risparmio energetico e del supporto pratico ai problemi delle persone speciali che vivono all’interno dell’abitazione, come gli anziani, i bambini e i diversamente abili. Si tratta in sintesi di un nuovo modello di abitazione che va in direzione del rispetto e del recupero dell’ambiente, tenendo conto dei più moderni concetti di efficienza energetica, versatilità progettuale, qualità estetica e bassi costi di realizzazione. In questo senso il progetto rispetta le linee guida dell’Unione europea con il progetto 202020, che ha l’obiettivo di diminuire entro il 2020 almeno del 20 per cento le emissioni inquinanti nell’ambiente, progetto a cui la Provincia di Venezia ha aderito nel 2010 con il patto dei sindaci del territorio veneziano.

«Questa esposizione – dice il presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto – dimostra come la bellezza e il valore estetico che per Venezia è parte integrante, si possa coniugare con un modello di casa ecologica, a basso impatto, economica, accessibile a tutti. Per la Provincia veneziana, partecipare alla presentazione di questo progetto innovativo, che va nella strada del miglioramento ambientale, è una grande soddisfazione, il risultato di una scelta per noi davvero strategica. Dal 2009 abbiamo avviato un percorso virtuoso in merito ai temi di politica ambientale, considerata oggi prioritaria per la qualità di vita nel nostro territorio.  Siamo fra le province più avanzate del Veneto e in Italia, nel percorso formativo e culturale che si pone l’obiettivo del recupero della qualità ambientale. Ambiente in cui viviamo che è anche un valore economico: basta considerare le ricadute positive sul turismo, sullo sviluppo urbanistico, sul valore degli immobili, sulla salute dei cittadini. E questa mostra ci dice anche che oggi la collaborazione pubblico privato è l’unica possibile, a fronte di risorse sempre più scarse. Già il 50 per cento dei nostri comuni hanno sottoscritto il Patto dei sindaci, questo significa che i nostri amministratori locali hanno messo in atto e realizzato iniziative e progetti, a volte semplici ma molto concreti ed efficaci: esempi di viabilità e mobilità sostenibili, l’illuminazione con i led a basso consumo delle strade, i pannelli fotovoltaici, la bioedilizia nelle scuole e negli edifici pubblici. Noi siamo partiti dai ragazzi, dai giovani con il progetto di casa dell’energia grazie alla collaborazione con l’istituto tecnico Levi di Mirano, con la collaborazione di quattordici primarie imprese che hanno scelto di collaborare alla costruzione della casa con la loro tecnologia. Un altro esempio fra i molti è la realizzazione eco sostenibile della rotatoria nella zona dello stadio “Picchi” a Jesolo, e la sperimentazione già avviata nell’ambito del trasporto acqueo con motori elettrici».

Nello spazio dei magazzini del sale sono stati allestiti sette vani, suddivisi in zona giorno e zona notte, energeticamente a basso consumo, costruiti e arredati solo da aziende – sono 42 in tutto, sia locali sia nazionali e internazionali – che hanno creduto e credono nella possibilità di produrre in modo ecosostenibile. «Ci onora e riempie di soddisfazione – precisa l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia – la presenza così numerosa di visitatori e giovani all’apertura ufficiale. Per noi significa dare sostanza a un progetto di città metropolitana in grado di mettere in rete idee, risorse umane ed economiche, competenze per realizzare progetti innovativi, che altrimenti oggi non sarebbe possibile realizzare, a favore della qualità ambientale». 

La mostra resterà aperta fino al 25 novembre, l’ingresso è gratuito.

Alla conferenza stampa, cui è seguito il tradizionale taglio del nastro, hanno partecipato la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto, l’assessore provinciale all’ambiente Paolo Dalla Vecchia, il presidente della Biennale Paolo Baratta con il direttore generale Andrea Del Mercato, il presidente dell’Accademia di Belle arti Venezia Luigino Rossi con il coordinatore generale Gaetano Mainenti, il curatore del “Centro di arte e media per il cambio climatico” di Karlsruhe Freddy Paul Grunert, la curatrice della mostra Lucilla Del Santo, il commissario della Provincia di La Spezia Marino Fiasella, oltre agli artisti ed ecodesigners delle opere in esposizione, e ai rappresentanti di tutti gli sponsor tecnici, il dirigente del settore ambiente della Provincia Massimo Gattolin. http://www.provincia.venezia.it

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Il progetto nato con l'idea di una vita ecosostenibile

APPUNTAMENTO CON LINEA VERDE: SI PARLERÀ DEL BOSCO DI MESTRE

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Appuntamento domenica 21 ottobre su Rai Uno, dalle 12.20, con la trasmissione Linea Verde, che metterà in onda un servizio realizzato al Bosco di Mestre. Durante la puntata, si parlerà del bosco come elemento di connessione con il mondo dell’agricoltura; la sua funzione nel miglioramento dell’ambiente e della qualità della vita, con i percorsi ciclo-pedonali e le ippovie che vi sono state realizzate. Nella trasmissione si parlerà in particolare di quella della laguna nord di Venezia, di cui la Provincia sta curando il progetto, un percorso che lungo la gronda lagunare, il bosco di Mestre, il fiume Sile, collegherà il parco di San Giuliano alla città di Jesolo.

Inoltre la Provincia sta lavorando anche al tavolo di concertazione per la promozione dell’ippovia, al quale partecipano i comuni di Venezia, Quarto d’Altino, Meolo, Musile e Jesolo, che sono interessati dall’intervento, le associazioni portatrici di interesse come Veca-Venezia Eventi Cavalli e Ambiente, Giacche Verdi, la Regione Veneto, Veneto Agricoltura e Bim – Consorzio Imbrifero Montano del Basso Piave. «Le ippovie, le piste ciclabili e i percorsi naturalistici» osserva l’assessore all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia «rappresentano per la giunta di Francesca Zaccariotto, una serie di iniziative importanti nella strategia per il raggiungimento dell’obiettivo 202020, il percorso avviato nel 2010 dalla Provincia per promuovere il Patto dei Sindaci, che coinvolge le città europee verso la piena sostenibilità energetica e ambientale. Il patto prevede che le amministrazioni locali si impegnino concretamente nella lotta al cambiamento climatico, e quella delle ippovie è uno dei tanti interventi ed esempi concreti realizzati da questa Provincia». http://www.provincia.venezia.it

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L'appuntamento è per domenica 21 ottobre alle 12.20

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