Il dissesto idrogeologico dell’Italia, costa ogni anno 1,4 miliardi di euro, mentre dal 1962 al 2011, frane, alluvioni e valanghe sono costate 69,5 miliardi di euro. I numeri arrivano dal “Rapporto generale sulle acque: obiettivo 2020” redatto da Federutility. Lo studio ha riunito e analizzato le ricerche che negli ultimi anni sono state realizzate da Istat, Protezione civile, Ispra, Cresme e altri soggetti pubblici e privati. Alla fine è emerso un quadro preoccupante, secondo cui dei circa 30 mila chilometri quadrati di aree “ad alta criticità idrogeologica” il 7,5 per cento è in territori montuosi e collinari e il 19 per cento sono su aree pianeggianti. Sono quelle stesse aree che in cinquant’anni, dal 1962 al 2011, hanno prodotto 4.082 morti, 83 dispersi, 2.851 feriti e 437.390 sfollati e senza tetto, con un costo economico per strutture e infrastrutture dissestate di 62,4 miliardi. Se a questi aggiungiamo il costo totale per le perdite umane e per i feriti, si superano i 69,5 miliardi di euro. http://www.federutility.it