Non ho sentito la litania di un ambientalismo egoistico e pedante, ho apprezzato, invece, la lucidità di un accorato appello alla ragione. Ho toccato finalmente nel concreto la consapevolezza profonda dei rischi del dissesto idrogeologico, dei valori della biodiversità e la ricerca di percorsi di attuazione di uno sviluppo sostenibile.
Ho avvertito la dignità di un pensiero capace di misurarsi umilmente con la forza della natura, e al tempo stesso impegnato a mettere in discussione le umane leggi dell’economia. E dopo aver operato attorno ai disastri industriali di Marghera a carico della Laguna di Venezia e ragionato sul modello turistico adriatico, viene da chiedersi se la ricchezza di un territorio sia misurabile dalla quantità di edifici, strade, industrie, darsene e alberghi realizzati o piuttosto dalla diversità delle forme di vita presenti in esso.
Questo libro lascia spazio a chi spesso non ne trova e libera conoscenze da tempo relegate in biblioteca. Botanica, zoologia, geologia e scienze forestali possono, con le pagine che seguono, risvegliare le coscienze e orientare scelte politiche. Un importante piano urbanistico della Regione Veneto chiamato P.A.L.A.L.V.O. (Piano di Area delle Lagune e dell’Area Litorale del Veneto
Orientale), deciderà le sorti dell’area di foce di uno dei fiumi alpini più importanti d’Italia e il futuro di un ambiente unico al mondo.
Gli interventi che seguono, con grande passione civile e competenza scientifica, potranno dimostrare, a chi vuole ascoltare, che il valore di questo luogo è superiore a quello di 750 posti barca e 400.000 metri cubi di cemento. Capire, aiuterà a prendere le decisioni giuste. Speriamo.
di Ezio Da Villa, assessore alle Politiche ambientali - Provincia di Venezia fino al 2009.