Assegnato alla Provincia di Venezia il premio nazionale "Ambiente e legalità 2013” con la seguente motivazione: "per l’efficace e intenso impegno – attraverso pratiche amministrative innovative come il Tavolo interforze per i controlli ambientali - nell’implementazione di efficaci sistemi di controllo e nel contrasto alle varie forme d’illecito ambientale”. La premiazione è avvenuta sabato 10 agosto all’interno della 25esima edizione di “Festambiente”, il festival nazionale di Legambiente che quest’anno si sta svolgendo dal 9 al 18 agosto a Rispescia (Grosseto) all’interno del parco naturale regionale della Maremma.
A ricevere la targa premio sono stati il dirigente Massimo Gattolin e la responsabile dell’Ufficio Legalità e Ambiente Stefania Pallotta, alla presenza dell’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia.
La Presidente Francesca Zaccariotto: «Siamo particolarmente orgogliosi di questo premio che ha riconosciuto il prezioso lavoro svolto in questi anni dalla nostra Provincia in tema di contrasto ai crimini ambientali e di conservazione dell'ambiente. Il nostro ente ha infatti adottato un progetto pilota denominato “Rete di vigilanza ambientale” diretto a creare e istituzionalizzare meccanismi di condivisione e sinergia tra le varie forze di polizia e organismi di controllo che si dedicano alla tutela dell’ambiente. La prima fase del progetto ha determinato la stipula di alcuni Protocolli d’intesa in materia di vigilanza ambientale con i principali corpi di polizia ed enti di controllo operanti sul territorio provinciale. E' nato così un tavolo tecnico di coordinamento sotto l’egida della Procura della Repubblica di Venezia, che opera con finalità di reciproca collaborazione e gruppi operativi “interforze” diretti a promuovere specifiche campagne di controllo ambientale. Gli introiti della Provincia di Venezia da sanzioni amministrative ambientali sono passati dai 70 mila euro del 1998 ai 475 mila euro del 2010, fino ai 538 mila del 2011. I crimini contro l’ambiente, come ad esempio il traffico illegale di rifiuti tossici e il commercio illecito di prodotti nocivi, non sono meno pericolosi di altri, anzi il danno lo subisce tutta la collettività. Negli ultimi tempi, la frontiera delle infrazioni si è spostata verso l’errata classificazione della spazzatura: succede, infatti che molte migliaia di tonnellate di rifiuti di vario genere, come la plastica, i metalli, il vetro e così via, siano destinati a nuove produzioni, sempre più spesso all’estero, senza essere stati sottoposti ai necessari trattamenti. L’azione di recupero e prevenzione, non può prescindere da un’attenta opera di concerto con le associazioni di categoria e dalla promozione di accordi di sistema come quelli che abbiamo attuato nel nostro territorio».
L’assessore all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia nella lettera inviata al Presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e al responsabile dell’Osservatorio Ambiente e Legalità Legambiente Enrico Fontana, per ringraziarli del premio assegnato alla Provincia, ha scritto: «Le motivazioni comunicate sono di ancor maggior soddisfazione, riconoscendo proprio il carattere innovativo del Tavolo coordinato dai nostri uffici tra le forze di polizia che si occupano della tutela dell’ambiente nel nostro territorio. Questo risultato non sarebbe stato possibile senza la professionalità e la disponibilità dei comandi che hanno aderito e continuano a partecipare al tavolo, con il riconoscimento della Procura della Repubblica: Nucleo di Tutela Ambientale dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Polizia di Stato, Polizia Ferroviaria, Agenzia delle Dogane di Venezia, Capitaneria di Porto di Venezia, Capitaneria di Porto di Chioggia, Guardia di Finanza, Polizia Provinciale e Dipartimento provinciale dell’ARPA Veneto. Questo risultato è innanzitutto frutto della determinazione e amore per la trasparenza e la legalità con cui in questi anni i nostri funzionari provinciali hanno saputo e voluto interpretare, col sostegno della nostra Amministrazione, il loro ruolo in un contesto tanto complesso e delicato come quello del contrasto agli illeciti ambientali.
Il vostro riconoscimento non può allora che indurci a continuare su questa strada, sempre migliorandone il percorso e unitamente a formulare l’auspicio che dal 10 agosto l’esperienza veneziana possa dare e trovare nuovi contributi a chi volesse approcciarsi ora ad una simile iniziativa».