Un protocollo d’intesa contro i crimini ambientali. L’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia ha sottoscritto il documento con il diretto dell’Agenzia delle dogane Giuseppe Velleca. Lo scopo è proseguire la reciproca collaborazione attraverso lo scambio di informazioni, nonché dei dati, non sensibili, relativi all’attività di tutela ambientale, secondo quanto previsto nelle norme comunitarie, nazionali e regionali. Gli introiti della Provincia di Venezia da sanzioni amministrative ambientali sono passati dai 70 mila euro del 1998 ai 475 mila euro del 2010, fino ai 538 mila del 2011. Con quest’intesa, della durata triennale, la Provincia di Venezia si impegna a garantire all’Agenzia delle dogane mezzi, strumenti informatici e banche dati ad accesso riservato, per potenziare lo svolgimento delle attività di vigilanza e controllo ambientale. «Un dato significativo – precisa Dalla Vecchia – che dimostra quanto in questi ultimi anni sia aumentato il controllo del territorio teso a reprimere i crimini verso l’ambiente, come ad esempio il traffico illegale di rifiuti tossici e il commercio illecito di prodotti nocivi. Le infrazioni più rilevanti riguardano proprio il settore rifiuti. In generale, si tratta di violazioni sulla tenuta dei documenti di accompagnamento dei rifiuti, i cosiddetti formulari, e sui registri di carico e scarico. Negli ultimi tempi, la frontiera delle infrazioni si è spostata verso l’errata classificazione della spazzatura: succede, così, che molte migliaia di tonnellate di rifiuti di vario genere, come la plastica, i metalli, il vetro e così via, siano destinati a nuove produzioni, sempre più spesso all’estero, senza essere stati sottoposti ai necessari trattamenti. L’azione di recupero e prevenzione, non può prescindere da un’attenta opera di concerto con le associazioni di categoria e dalla promozione di accordi di sistema come quello firmato con l’Agenzia delle dogane». /www.provincia.venezia.it