Decine di migliaia di persone si tufferanno nei fiumi e nei laghi di tutta Europa. L’iniziativa si chiama “Big jump”, ed è la campagna europea di European Rivers Network (Ern) per rivendicare la balneabilità di tutti i corsi d’acqua, coordinata in Italia da Legambiente. In pratica si vuole lanciare un messaggio forte alle istituzioni locali ed internazionali perché adottino tutte le politiche necessarie al ripristino, entro il 2015, del buono stato ecologico dei diversi ambienti acquatici. Giunto alla sesta edizione, il “Big Jump”, conta nel 2012 più di 170 tuffi in tutta Europa. In Italia, sono in programma dodici tuffi organizzati dai circoli di Legambiente, a partire dal tuffo nel Po a Torino, dove fino a cinquant’anni fa era normale cercar refrigerio durante l’estate. «Nel 2015 – afferma il responsabile scientifico di Legambiente Giorgio Zampetti – tutti i principali corpi idrici italiani dovranno raggiungere un buono stato di qualità. Ma i dati pubblicati dall’Ispra, indicano che l’obiettivo è stato raggiunto solo dal 46 per cento dei fiumi e dal 37 per cento dei laghi. Perché la direttiva europea sia rispettata e soprattutto per consentire all’acqua di continuare a svolgere la sua funzione naturale, la tutela della quantità deve andare di pari passo con quella della qualità della risorsa. Occorre quindi puntare sull’integrazione di misure volte a ridurre i prelievi con misure volte a ridurre i carichi inquinanti: non solo classiche, come il completamento degli impianti di fognature e depuratori, ma anche innovative ed efficaci nei confronti del carico di origine diffusa, a partire dalla riqualificazione dei corsi d’acqua per trattenere gli inquinanti e migliorare lo stato ambientale dell’intero ecosistema fluviale». /www.legambiente.it